Nuovo Quattroruote, scopri il numero di dicembre 2022 - Quattroruote.it

2022-12-02 18:08:42 By : Mr. Eric Li

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Il numero di dicembre di Quattroruote, in edicola da mercoledì 30 novembre e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina alla Prova su strada della Range Rover Sport: la versione testata è l'ibrida plug-in, dotata di una componente elettrica capace di garantire autonomie da primato per la categoria. Non mancano le guidate di auto attesissime, come la Jeep Avenger e l'Alfa Tonale Phev, mentre la sezione delle Anteprime si apre con una scultura: avete capito bene, si tratta della creazione presentata dalla Lancia che anticipa le chiavi di stile della nuova Lancia Ypsilon - in arrivo nel 2024 - e degli altri modelli nell'agenda del brand italiano. Ve ne parliamo con il supporto di una ricostruzione che illustra come potrebbe essere la futura compatta di Torino. Infine, il dossier QProve Elettriche raccoglie il meglio dei test di Ev pubblicati quest'anno, mentre l'allegato gratuito Fleet&Business Special Edition propone le ultime novità provenienti dal mondo delle auto aziendali, nonché una Prova su strada ad hoc. Curiosi di saperne di più? Vediamo tutti i dettagli del numero in edicola.  

Range Rover Sport, figlia d'arte

Range Rover Sport. Dopo il ritorno della Regina delle Suv, sua maestà Range Rover, per la Land Rover è arrivato anche il momento di accogliere un nuovo membro della famiglia. Più dinamica, ma non meno esclusiva e lussuosa, la Range Rover Sport segue la rotta tracciata dalle generazioni che l'hanno preceduta, alzando ulteriormente l'asticella sotto tutti i punti di vista: qualità costruttiva, raffinatezza, confort, dinamica di guida e prestazioni, grazie a un nuovo cuore ibrido plug-in. Senza dimenticare il prezzo: 142 mila euro per l'Autobiography protagonista della nostra prova su strada. Le prestazioni sono elevate: il turbobenzina sei cilindri in linea della famiglia Ingenium è abbinato a un'unità elettrica da 143 CV. Il risultato sono 510 CV, 700 Nm e un'autonomia in elettrico che, in media, raggiunge gli 87 chilometri. Merito di una delle batterie (con ricarica anche in corrente continua) più capienti mai montate su un'ibrida plug-in: 38,2 kWh, un valore maggiore a quello di alcune elettriche, per esempio la Mazda MX-30. Una soluzione, però, che ha portato anche a un notevole incremento della massa.

BMW X1 18d (2022): come va col diesel più piccolo

BMW X1. n Italia, una BMW su quattro è una X1 e questa terza serie proverà a ripeterne il successo attraverso due strade principali: il rinnovato design, più squadrato e in linea con gli attuali stilemi di Monaco, e l’elettrificazione, requisito imprescindibile per essere in pace con le emissioni. Per la prima volta, infatti, il modello d’accesso alla gamma Suv tedesca può essere full electric (la iX1, con 313 CV e batteria da 64 kWh) e le altre versioni hanno beneficiato di upgrade: le plug-in hanno un’autonomia elettrica superiore e le mild hybrid adottano un sistema più efficace. Per questa prova su strada abbiamo scelto però un modello alla base della gamma, la sDrive18d, spinta dal 2 litri turbodiesel, che pure è stato ottimizzato sotto vari aspetti pur conservando i soliti 150 cavalli. Il suo più grande pregio? I consumi contenuti, in qualsiasi condizione d’uso: dalla città, dove si percorrono quasi 15 km/litro, fino all’autostrada, dove se ne coprono più di 17. Convince poi il comparto digitale, il più grosso salto di qualità rispetto alla generazione uscente, mentre restano del tutto simili - ma di livello - la spaziosità e la versatilità dell’abitacolo.

Smart #1: si apre un nuovo capitolo

Smart #1. Da citycar a due posti perfetta per parcheggi impossibili, a fumettosa Suv elettrica: la metamorfosi della Smart #1 può dirsi compiuta. Dietro c’è lo zampino di Geely, il maggior azionista di Daimler. Per una macchina che vuole cancellare il concetto di Smart come l’abbiamo conosciuto fino a oggi, proiettandolo in un’altra dimensione. Cominciando dallo spazio a bordo - quattro adulti siedono molto comodamente, e un quinto non sposta più di tanto la situazione - e passando da una multimedialità molto spinta, che ha consentito di eliminare la quasi totalità di tasti fisici dalla plancia. Non senza qualche perplessità: spesso, si fatica a trovare il comando giusto, fra i menù del touchscreen centrale. Che comanda, tra le altre cose, pure il clima. A sorprendere, sulla Smart #1, sono soprattutto le prestazioni: i 272 cavalli del motore elettrico posteriore garantiscono uno 0-100 km/h in 6,1 secondi. Al prezzo di un’efficienza non al top, a dire le verità. In media, il Centro prove ha registrato 305 chilometri di autonomia con un "pieno". Fra l’altro, la posizione del propulsore ha portato via una certa quantità di litri al bagagliaio: il divano scorrevole mitiga in parte in disagio, ma la capacità - considerando anche il doppiofondo, con ripiano non regolabile in altezza - va dai 218 ai 290 litri.

Toyota Corolla Cross. Suv, dimensioni tutt’altro che esagerate - 4,46 metri - e powertrain ibrido full: la Toyota Corolla Cross ha tutte le carte in regola per conquistare un gran numero di automobilistii. Una world car, nata per essere venduta in moltissimi mercati, che punta su argomenti forti. Come il consumo: in media, gli strumenti del Centro prove hanno misurato una percorrenza media pari a 18,1 chilometri con un litro di benzina., che salgono fino a ben 25,6 in città. Per capirci, in centro si può star lontani dal distributore per oltre 1.100 km. Il sistema ibrido da 197 cavalli totali, qui con il secondo motore elettrico sull’asse posteriore che crea la trazione integrale, se la cava meno bene in autostrada, dove non si fanno più di 13 km/litro. Detto dei consumi, la Corolla Cross propone una guida facile ma non granché saporita. E pure l’infotainment, semplice da utilizzare, non è fornitissimo in termini di funzioni. La connettività per smartphone è stata naturalmente prevista, ma soltanto i dispositivi Apple possono collegarsi senza il cavo. Infine, va sottolineata la capacità del bagagliaio (319 litri misurati), non proprio generosa per una macchina del genere.

Nissan Qashqai. Nuova Nissan Qashqai: l’avevamo assaggiata qualche mese fa, ma ora possiamo parlare con cognizione di causa, con i numeri del Centro prove alla mano. Sì, perché l’ibrido full della Nissan, battezzato e-Power, ha destato subito grande curiosità, sia nei confronti della sua originale architettura tecnica, sia nella sua reale efficacia. Si tratta, infatti, di uno schema in serie dove il motore elettrico (da 190 CV e 330 Nm) è l’unico deputato a fornire trazione alle ruote anteriori, sempre e comunque; poi c’è il propulsore termico, un 3 cilindri turbobenzina di 1.5 litri con rapporto di compressione variabile (questa la sua originalità più spiccata), che invece sta lì soltanto in veste di generatore, per fornire corrente all’elettrico e alla batteria. Dicevamo della reale efficacia dell'e-Power: ebbene, numeri alla mano, questa soluzione di benefici ne ha da vendere. Non tanto in autostrada, terreno ostico per qualsiasi grado di elettrificazione, quanto nella guida stop and go in città e in statale: in ambito urbano abbiamo registrato un eccellente valore di 27,6 km/litro e una volta varcati i confini si riescono a percorrere comunque 19 km/litro, per una media fra tutti i nostri cicli che si attesta sui 19,4 km/l. Queste percorrenze, moltiplicate per i 55 litri di serbatoio, portano a un’autonomia che si aggira mediamente sui mille chilometri.

DS 7. Il restyling ha fatto davvero bene alla DS 7. Che ha perso la denominazione Crossback, ma non la sua allure fatta di confort, cura dei dettagli e lussuosità. L'aggiornamento di metà carriera ha infatti introdotto nuove tecnologie, ma anche un carattere finora sconosciuto alla crossover francese: nella versione E-Tense 360 4x4 si concede infatti un tocco di sportività che rende più piacevole - e dinamica - la guida. Tutto passa da un nuovo assetto e da un motore ibrido plug-in a trazione integrale che arriva a erogare ben 360 cavalli. Non bisogna però pensare che l'animo confortevole tipico del marchio sia stato intaccato: l'abitacolo è silenzioso, ben rifinito e molto accogliente, mentre le sospensioni isolano bene dalle sconnesioni stradali senza generare movimenti di cassa eccessivi. In più, il powertrain elettrificato riesce a regalare un'elevata efficienza di marcia: quando si ricarica la batteria, in media si percorrono 40,3 chilometri con un litro di benzina.

Impressioni di guida. Imperdibile la sezione dei primi contatti, a cominciare dalla guidata della Jeep Avenger: con grande anticipo rispetto all'inizio delle vendite (tra febbraio e marzo 2023), siamo saliti sulla baby Suv che si posiziona sotto la Renegade. Prodotta in Polonia, ma di sangue italiano, è una Bev che mantiene l'identità del marchio. E che da noi sarà disponibile pure con il milledue tre cilindri a benzina. Attesa anche per l'Alfa Romeo Tonale Phev, ovvero la variante ibrida ricaricabile della Suv: una primizia per il Biscione, forte di una messa a punto ad hoc per garantire confort di buon livello e prestazioni in linea con la tradizione. Non meno interessante è il primo contatto con la Polestar 2, rivale diretta della Tesla Model 3 ora disponibile anche in Italia: design e tecnologia rubano subito l'occhio, ma le prestazioni non passano in secondo piano. Soprattutto nella variante più spinta.

Attualità e Inchieste. La sezione di dicembre non poteva prescindere dai temi scottanti legati alla transizione ecologica: la fine dei motori a combustione è stata fissata per il 2035, salvo verifiche previste fra quattro anni, ma molte sono le voci - di cui diamo conto - che sollevano dubbi sulla reale fattibilità di questo drastico cambiamento. Intanto, la rete italiana di ricarica delle auto elettriche continua a crescere con lentezza, tra ritardi e difficoltà: peraltro, la nostra inchiesta sul campo rivela come anche una quota significativa delle colonnine installate risulti inutilizzabile perché non funzionante oppure occupata da auto con motori a scoppio in sosta abusiva. O da elettriche non in ricarica. I costi del “pieno” di energia, come dimostriamo dati alla mano, sono in crescita anche per le ibride plug-in. Che fare, allora? Una possibile soluzione è data dall’impianto domestico di autoproduzione dell’energia: vi spieghiamo com’è fatta una casa fotovoltaica, quanto costa dotarsi dei componenti necessari, quali sono i risparmi possibili e quali, invece, i limiti e gli svantaggi.

Anteprime e Autonotizie. Ma può un Abarth diventare elettrica? Cioè, in altri termini, può un marchio nato con i carburatori, gli scarichi, le vibrazioni, insomma con il brum brum e il bang bang, passare al whoosh whoosh, al sibilo del motore a corrente? La Nuova Abarth 500e dice di sì e per quanto molti appassionati storcano il naso, il primo Scorpioncino a batteria mette sul tavolo una manciata di numeri interessanti, come un secondo guadagnato sulla 695 termica nel percorso di prova di Balocco. Non mancano le promesse di una guidabilità di tutto rispetto grazie al baricentro basso e a una distribuzione dei pesi ideale tra i due assi. Basterà per conquistare il cuore degli abarthisti duri e puri? La vedremo alla sfida con il mercato. Intanto ve la raccontiamo nei dettagli, ripercorrendo anche le tappe della storia dell’impresa fondata nel 1949 da Carlo Abarth. Un altro marchio, anch’esso italiano, anch’esso in fermento, con un futuro gravido di attese: alla Reggia di Venaria la Lancia ha esposto una scultura che è un manifesto del linguaggio di stile dei modelli attesi tra il 2024 e il 2028 e ai quali è affidato il rilancio del brand. Sembra molto astratta e intellettuale, ma nasconde tanti elementi delle auto in arrivo, a cominciare dalla Ypsilon. Noi abbiamo provato a metterli insieme, con una prima immagine di come potrebbe apparire la compatta Lancia prossima ventura. Che sarà nettamente più grande di oggi, basata com’è sull’architettura francese della Peugeot 208 (quattro metri e sei centimetri). A proposito, Parigi s’è desta: il governo di Emmanuel Macron lancia l’allarme sull’invasione cinese d’Europa, propone misure di protezione dell’industria dell’auto e dell’indotto e intende fare dell’elettrificazione, e di tutti i processi industriali collegati, l’occasione per garantire una leadership al proprio sistema-Paese. Ma che impatto avrà tutto questo attivismo sulla vicina Italia? Infine siamo andati a curiosare nel background di due auto molto simili e dal debutto quasi contemporaneo: la Lamborghini Huracán Sterrato e la Porsche 911 Dakar, originali declinazioni rialzate di sportive doc, e abbiamo scoperto che i rispettivi “padri”, Mitja Borkert per Lambo e Thomas Krickelberg per Porsche, dieci anni fa… Beh, non ci fate dire tutto: scopritelo sul numero.

A richiesta il dossier QProve Elettriche. Prossimo alla boa del 2023, il mercato delle auto elettriche offre ampie possibilità di scelta, ma la domanda è la solita: quale sarà il modello più adatto alle esigenze di ciascuno? La risposta è nel dossier QProve Elettriche, disponibile con il numero di dicembre al prezzo di 2,90 euro più quello della rivista. Il fascicolo raccoglie i migliori test di Ev pubblicati quest’anno e si apre con la prova inedita della Mini Cooper SE, la variante a batteria dell’inglesina che non tradisce il Dna del marchio. Si prosegue con la BMW iX, il cui confort merita le cinque stelle d’oro in pagella; la Cupra Born, primo modello full electric del giovane marchio spagnolo; la Dacia Spring, vera low cost a emissioni zero. E ancora: spazio alla Kia EV6, intrigante crossover coreana; alla supercar Porsche Taycan GTS Sport Turismo; alla Renault Mégane E-Tech, che sfoggia un infotainment allo stato dell’arte; e alla Volkswagen ID.4, brillante per spaziosità ed efficienza. Il dossier QProve Elettriche è proposto anche in Digital Edition all’interno dello sfogliatore di Quattroruote, nella sezione Speciali, al prezzo di 2,49 euro per gli acquirenti della singola copia e a titolo gratuito per gli abbonati alla Digital Edition.

In regalo Fleet&Business Special Edition. Come da lunghissima tradizione, a Quattroruote di dicembre è allegato un fascicolo gratuito dedicato alle auto aziendali che, da qualche anno, si presenta nelle vesti di Special Edition del nostro bimestrale Fleet&Business. L’edizione 2022 è più che mai ricca di spunti: si parte con un forum dei rappresentanti delle principali associazioni del mondo automotive, che delineano le loro richieste al governo fresco d’insediamento e al nuovo parlamento, e si prosegue con un’accurata analisi del mercato italiano e dei canali che lo compongono a cura della società specializzata Dataforce. Inevitabile una riflessione sullo scenario energetico attuale e sulle previsioni della sua evoluzione, oggetto di uno studio di Nomisma Energia e LeasePlan, mentre prezioso è il giro di orizzonti condotto tra gli addetti ai lavori sulle ricadute della possibile trasformazione delle reti di vendita di alcuni costruttori, pronti a passare dal modello delle concessionarie a quello dell’agenzia. Non manca una Prova su strada ad hoc, dedicata a una new entry del mondo delle elettriche, la Skoda Enyaq iV Coupé RS. da Quattroruote Professional arrivano invece le previsioni dei valori residui dei modelli più diffusi dei segmenti significativi. Infine, le risposte dei rappresentanti delle maggiori società di noleggio a lungo termine e delle aree clienti business delle case automobilistiche ai nostri quesiti, relativi ai temi di attualità. Fleet&Business Special Edition è proposto anche in Digital edition in coda al giornale e inserito all’interno della voce Arretrati/Allegati.

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18).

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