Ormai non ci sono più dubbi: l’ecosostenibilità è l’unica strada da percorrere per garantire un futuro migliore al pianeta e ai giovani. Vivere in una città smart e sostenibile è un punto fondamentale. Noi ragazzi di Taranto viviamo in una realtà complessa.

Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale, una vera rivoluzione. Un cambiamento di sistema per ottenere soluzioni efficaci nel tentativo di trasformare la nostra città in una più ecosostenibile. Non pensiamo di farlo attraverso automobili volanti, strade parlanti o altre stravaganze ma con delle semplici azioni e delle proposte che vengono da noi.

Mobilità a basso impatto, uso del suolo, verde pubblico, raccolta differenziata, wi-fi ovunque, risparmio energetico, partecipazione dei cittadini, sono alcuni dei passi da compiere verso la sostenibilità.

Nell’Agenda 2030, i potenti di tutto il mondo si sono impegnati, scrivendo 17 goals per rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Nel mondo ci sono città che hanno raggiunto un elevato stato di sostenibilità grazie a miglioramenti fatti guardando avanti nel tempo.

Facendo una panoramica mondiale delle città più sostenibili, secondo il Global Destination Sustainability Movement, troviamo al primo posto la città svedese di Göteborg grazie alla sua estrema cura da parte dei cittadini. Al secondo posto troviamo Copenhagen e Aarhus, città danesi, che si sono guadagnate il podio grazie alle innumerevoli piste ciclabili e alla tutela e allo sviluppo del verde pubblico.

Aarhus è stata costruita all’insegna del risparmio energetico, utilizzando materiale già esistente e prodotti naturali, preservando l’ambiente. Poi custodisce con un museo all’aperto la fedele ricostruzione di un villaggio tipico, il Den Gamle By.

Ma anche in Italia una delle città più attente all’ambiente è Trento, per i numerosi mezzi di trasporto elettrici e per il numero delle stazioni di ricarica delle macchine elettriche.

Queste situazioni sembrano tanto lontane dalla nostra realtà, ma noi dobbiamo impegnarci a trasformare Taranto, in una città smart. Vorremmo immaginare un futuro nella nostra città e ritrovare in questa luoghi di aggregazione per noi ragazzi, luoghi vivi, partecipati, pieni di verde e di cultura, per immaginare un futuro qui senza idealizzare le altre città. Proviamo ad analizzare la situazione e capire se tutto è perduto o ci sono degli spiragli di luce.

Verde urbano: a Taranto la situazione del verde urbano non risulta così tragica, anzi a sorpresa la nostra città è al primo posto in Puglia in base ad un monitoraggio di Legambiente.

Ci sono diversi parchi come parco Cimino e la batteria Cattaneo oltre a numerosi viali alberati come il Lungomare e viale Magna Grecia. Inoltre il comune ha messo in campo progetti ambiziosi come quello di creare una cintura verde fatta di parchi, zone umide, foreste urbane, aree naturalistiche attorno ai quartieri della città.

Si prevede di piantare molti alberi: perché non scegliere, oltre a quelli già pensati per assorbire l’inquinamento, quelli resistenti ai cambiamenti climatici?

Mobilità: ci sono molti elementi che inquinano la nostra città che è tra le prime  d’Italia per indice di motorizzazione. Troppe macchine dunque molto smog. Fortunatamente, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale, da qualche tempo possiamo contare sulla BIT Mobility, cioè sulla mobilità attraverso monopattini elettrici, ecosostenibili e divertenti, che fanno risparmiare tempo ed evitare lunghe code in macchina.

I tarantini, inoltre stanno scoprendo il gusto di pedalare grazie alla pista ciclabile che collega le zone periferiche al centro della città, passando per il nostro bellissimo Lungomare. Perché non allungare il percorso? Magari con la possibilità di parcheggiare la bicicletta in uno spazio apposito e raggiungere i quartieri residenziali come San Vito attraverso un “pullman del mare”, come accade in città come Venezia.

Raccolta differenziata: negli ultimi due anni sono partiti nuovi metodi di raccolta differenziata estesa ad altri quartieri come Tamburi, Lido Azzurro e Paolo VI, con l’introduzione della raccolta porta a porta e di cassonetti ingegnerizzati.

Diverse sono anche le iniziative dell’Amministrazione Comunale per stimolare al corretto smaltimento dei rifiuti, come ad esempio “Fritti alla meta”, iniziativa rivolta alla raccolta degli oli vegetali domestici conferiti nelle scuole.

Noi ragazzi ci sentiamo più confortati, però, siamo sempre molto in ritardo rispetto ad altre città e centri urbani più piccoli. Inoltre la nostra città rimane sporca. Non è infrequente trovare rifiuti per la strada, escrementi di animali non raccolti dai padroni. Qui l’unica proposta che possiamo fare, è di avere più senso civico dai cittadini, che è ciò che manca.

Uso del suolo: cemento e palazzi ovunque nella nostra città. Si potrebbe pensare alla possibilità di recuperare le costruzioni che già ci sono, invece di costruirne di nuove, oppure realizzare degli orti urbani come accade in alcune regioni del nord Italia come la Brianza.

Siamo disposti a metterci del nostro per avviare il cambiamento della nostra città e renderla sostenibile e moderna come quelle che abbiamo citato ed avere la possibilità di restarvi senza essere costretti a lasciarla, non solo per motivi di studio e di lavoro ma anche perché ci rendiamo conto che il benessere non è solo legato a condizioni economiche ma soprattutto all’indice di vivibilità.

Non dobbiamo disperarci ma adoperarci attivamente ad essere protagonisti diretti del cambiamento di Taranto.

Non vogliamo una città da abitare ma da vivere, dove al centro ci siamo noi e l’ambiente.

*le illustrazioni sono a cura degli alunni della 3D

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Ottima descrizione dei problemi con suggerimenti di soluzioni facili e fattibili. Considerevole il consiglio rivolto ai cittadini per un maggior senso civico

Considerevole quanto fatto finora ma pensare ad un futuro migliore per la nostra città , dovrebbe essere l’ obiettivo di tutti a partire da noi cittadini attraverso un senso civico che dovrebbe essere insito in tutti .

Sensibilizzare i piu giovani, cittadini responsabili del futuro, può essere un’arma vincente per il cambiamento. Bello l’articolo ricco di informazioni. Bravi ragazzi.

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